Joe R. Lansdale, scrittore texano tra i più eclettici e geniali della ribalta internazionale, capace di mescolare diversi generi, dal western all’horror, dal noir al fantasy, deve molto della sua popolarità alla fortunata saga di Hap & Leonard, la coppia di investigatori più strampalata e divertente della letteratura americana, ora protagonista anche di una serie tv. Il primo bianco, progressista, politicamente corretto, l’altro di colore, omosessuale e dai modi spicci, sempre in mezzo ai guai per risolvere casi complicati e portare a termine missioni ai limiti del possibile. Bastardi in salsa rossa, versione italiana di Rusty puppy – pessima abitudine quella di cambiare i titoli dei libri – esce nel 2017, a due anni di distanza dal capitolo precedente Honky tonk samurai, e non delude le aspettative dei numerosi fan di Lansdale.
Hap Collins e Leonard Pine sono giunti alla soglia della mezza età, due uomini dalla pelle ancora dura, ma stanchi, che dopo mille disavventure e incidenti di percorso – Hap è tornato in vita dopo un delicato intervento chirurgico a seguito di una coltellata quasi letale – sembrano ormai aver rinunciato a voler cambiare il mondo. Alle prese con i postumi dell’operazione chirurgica, Hap, interessato più agli incontri online che alle investigazioni, il suo socio Leonard. Ma quando una donna di colore, Louise Elton, chiede loro di indagare sulla morte misteriosa del figlio Jamar, i due amici capiscono che forse è arrivato il momento di ritornare in pista. Louise racconta che sua figlia Charm è stata pedinata e insidiata da un poliziotto e che Jamar ha cercato di proteggerla. Non ci sono prove di questa versione. Che ci faceva Jamar, studente modello e di buona famiglia, in un ghetto di case popolari come Camp Ropture? Non sarà per caso andato lì per comprare della droga ed essere poi finito in un brutto giro? I due detective trovano un possibile testimone, un tizio che sostiene di aver assistito all’omicidio sul quale stanno indagando, ma le informazioni più utili le ottengono da Reba, una ragazzina di colore molto scaltra che abita a Camp Ropture, “Non è una bambina, è una vampira di quattrocento anni”, dice di lei Leonard. Inizialmente diffidente per aver avuto problemi con la polizia, Reba decide di collaborare ma soltanto a due condizioni: i due dovranno sganciarle una banconota da cento dollari e offrirle un pranzo da McDonald’s. Affare fatto.
Rusty puppy – preferisco chiamarlo col titolo originale – è un libro scanzonato che affronta dei temi seri e di grande attualità come le discriminazioni razziali, l’emarginazione e il degrado delle periferie, la corruzione, la violenza sulle donne, l’abuso di potere. Lansdale sa veicolare la profondità di certi argomenti con la leggerezza di un fumetto, ed è questo che lo rende uno scrittore speciale, forse unico. La sua scrittura è cruda, essenziale, senza fronzoli, perfettamente aderente alla storie che racconta, ricca di metafore spiazzanti – la metafora è la cifra della prosa di Lansdale. Rusty puppy è un romanzo avvincente e ben costruito, con Mucho mojo, Capitani oltraggiosi e Rumble tumble, uno dei capitoli più riusciti della lunga serie di Hap & Leonard. Dialoghi serrati, tranelli, scazzottate, ritmo incalzante, scrittura piana ma incisiva, battute fulminanti, un pizzico di volgarità: il pulp è servito.
Angelo Cennamo
ho letto qualcosa di questo scrittore, ma non mi ha entusiasmato
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Posso sapere cosa?
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