Lui, lei, l’altro: al centro di “Una cadillac rosso fuoco” c’è il più classico dei triangoli amorosi. Lui è Ed Edwards, un commerciante di auto usate; lei Nancy Craig, donna bellissima e sfacciata – le donne nei libri di Lansdale sono tutte delle veneri disinibite – l’altro è Frank Craig, il marito ricco e violento di Nancy. Frank, che nella storia spiaccica al massimo dieci parole, gestisce un cimitero di animali e un Drive-in. E qui siamo in piena zona Lansdale: quanti romanzi il vecchio Joe ha ambientato da quelle parti? Ed ha venduto ai Craig una Cadillac apparentemente in buono stato – Ed conosce i trucchi del mestiere – ma le rate del prezzo non sono state più pagate. Strano per un uomo facoltoso come Frank. Quando Ed va a riprendersi la Cadillac, fa la conoscenza di Nancy e subito esplode la passione. Folle. Omicida. Nancy ha in mente un piano per liberarsi del marito e onorare quel contratto irrisolto: uccidere Frank, ereditare i suoi beni e spassarsela con Ed. Sembra una storia semplice, non proprio originale, lineare, e con pochi personaggi. Sembra. In verità Lansdale mette molta carne al fuoco e arricchisce il plot di numerosi colpi di scena e di dettagli interessanti. Ve ne dico uno: l’identità segreta di Ed, la stessa di Coleman Silk, il docente universitario del New England allontanato dal suo ateneo perché vittima di un equivoco, il protagonista de “La macchia umana” di Philip Roth. La storia è avvincente – parola abusata, lo so – ma in questo caso non c’è parola migliore per definire un romanzo che mantiene ritmo e tensione dalla prima all’ultima pagina. Uno dei migliori libri scritti da Lansdale in questo decennio. Uno dei migliori libri americani di questo annus horribilis.
Angelo Cennamo