David James Poissant, scrittore di Orlando (Florida), lo abbiamo conosciuto con un’antologia di racconti intitolata “Il paradiso degli animali”, pubblicata sempre da NNeditore nel 2014. A sei anni dal suo bell’esordio, Poissant è tornato in libreria, stavolta con un romanzo, carico di aspettative che, per quanto mi riguarda, non sono state tradite. “La casa sul lago” è una classica storia familiare, ambientata nell’America di Donald Trump. Cosa c’entra Trump con questo libro, vi chiederete. C’entra. Ve lo dico dopo. Siamo nel Nord Carolina, sulle rive del lago Christopher – nella realtà il lago Toxaway. Qui un’anziana coppia di docenti universitari, Richard e Lisa Starling, ospita i suoi due figli, Michael e Thad, con i rispettivi moglie, Diane, e fidanzato, Jake, per un ultimo weekend. Ultimo perché la coppia ha deciso di vendere la casa e di trasferirsi in Florida. La vicenda si sviluppa in soli tre giorni. Settantadue ore intense, durante le quali agli Starling accade di tutto. Il romanzo si apre con una tragedia: il bambino di una coppia di vicini muore annegato nel lago durante una gita in barca, nonostante il soccorso immediato e rischioso prestato da Michael. La morte del piccolo travolge di riflesso tutti i protagonisti del romanzo, rimette in discussione progetti, fa riaffiorare vecchi ricordi e squarcia il velo che aveva celato segreti fino ad allora inconfessabili. Ne viene fuori il ritratto di una famiglia come tante, ma diversa da come si è mostrata agli altri e finanche ai suoi stessi membri. Ciascuna delle tre coppie Starling fatica a tenere fede ai propri impegni. Lisa non ha mai perdonato un vecchio tradimento di Richard. Michael non vuole avere il figlio che Diane sta per dargli “Non ce lo possiamo permettere”. Thad non tollera le continue trasgressioni sessuali del fidanzato. I fratelli Starling sono depressi, abusano di alcol e droghe: non sono i figli che Richard e Lisa pensano di aver messo al mondo. In una delle scene migliori del romanzo, Michael ammette di aver votato Trump, suscitando la reazione rabbiosa degli altri. Capita di rado che in un romanzo americano uno dei protagonisti sia convintamente trumpiano. Succede ne “Il decoro” di David Leavitt, non ne conosco altri. I fratelli Starling ricordano i fratelli Lambert de “Le correzioni”; difficile non pensare al capolavoro di Franzen leggendo questo libro. Poissant sa scrivere, è ironico, ha la giusta sensibilità per affrontare temi scivolosi e già discussi in mille altri romanzi. E come Franzen, racconta l’America usando come osservatorio la famiglia. Esiste un segreto per superare le difficoltà dello stare insieme? “Come facciamo a trovare un modo?” chiede Richard a Lisa nelle ultime battute del libro. “Andiamo avanti. È l’unico modo. Andiamo avanti” risponde lei.
Angelo Cennamo